Illuminazione edifici storici e Monumenti: un mix di arte e tecnologia per valorizzare l’architettura

Come illuminare un monumento

Illuminazione edifici storici e Monumenti: un mix di arte e tecnologia per valorizzare l’architettura

L’illuminazione architetturale, sia all’esterno sia all’interno, rappresenta un mezzo fondamentale per valorizzare il patrimonio storico e culturale, sia in chiave di fruizione anche nelle ore serali, sia nel miglioramento dell’esperienza dei visitatori. Normalmente questi interventi sono integrati all’interno di progetti più ampi di restauro monumentale o di restauro di edifici storici, in cui all’applicazione delle tecniche di restauro e conservazione si aggiunge l’intervento impiantistico.

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La metodica da porre in atto per illuminare i monumenti è il frutto della fusione di arte, tecnologia e rispetto per il contesto storico.
Non bisogna pensare che tali interventi siano da riservarsi a monumenti famosi, in quanto l’illuminazione architetturale a LED, ha beneficiato di una importante riduzione dei costi realizzativi che la rendono applicabile anche alla ristrutturazione edifici storici.
Possiamo organizzare la disciplina più ampia della illuminazione urbana (piazze parchi e spazi pubblici, monumenti opere d’arte e edifici storici), in due ambiti principali: l’illuminazione interna e quella esterna.


In entrambi i casi i tre aspetti principali da considerare sono:

Tecnica di illuminazione

  • Proiezione radente: utilizzata per evidenziare rilievi e texture delle superfici, come nel caso delle facciate di edifici monumentali.
  • Luce d’accento: per sottolineare dettagli specifici, come colonne, statue o fregi.
    Illuminazione diffusa: ideale per monumenti complessi, permette una visione equilibrata dell’insieme.
  • Scelte tecniche e mimetizzazione ambientale

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L’uso di LED consente di impiegare sistemi ad alta efficienza energetica, ma cosa ancora più importante nel settore della illuminazione monumentale, garantisce di minimizzare l’impatto ambientale, riducendo al minimo possibile l’interferenza con l’estetica del monumento.

Atmosfera e narrazione

La luce può aiutare nel raccontare una storia: variazione di colori o cambi di intensità luminosa possono richiamare il dinamismo degli eventi storici o aspetti simbolici dell’opera.

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Ad esempio, l’illuminazione dinamica di un ponte storico può evocare il flusso del fiume sottostante.
Esiste poi una articolazione “tipologica” dei criteri base della corretta progettazione di un impianto di illuminazione che deve variare in base alla natura del monumento:

Chiese e luoghi sacri

  • La fonte luminosa per collocazione, intensità ed angolo di apertura, deve valorizzare gli altari, le vetrate, la statuaria e gli affreschi, senza sovrastare la luce naturale, certamente presente secondo la logica progettuale originaria.
  • La temperatura colore della fonte luminosa deve privilegiare le tonalità calde, al fine di creare un’atmosfera accogliente e contemplativa.

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Musei e spazi espositivi

  • L’illuminazione deve essere uniforme nello spazio, per garantire una visione nitida delle opere.
  • Gli apparecchi devono avere un basso impatto termico, per proteggere materiali sensibili come carta, tela e pigmenti.

Percorsi narrativi
La luce può essere concepita per guidare il visitatore attraverso un percorso emozionale: da un ingresso tenue e avvolgente ad un punto focale illuminato in modo teatrale, come una scultura o un dipinto di grande valore.

Tecnologia e innovazione

L’evoluzione tecnologica offre a supporto del progettista, strumenti avanzati per definire con maggior dettaglio e funzionalità, l’illuminazione dei monumenti:

  • Sensori di luce ambientale per regolare l’intensità in base alle condizioni esterne.
  • Proiettori a controllo DMX per creare scenari dinamici e interattivi.
    Illuminazione intelligente per ridurre sprechi energetici e adattarsi alle esigenze specifiche di ogni evento.
  • Entrambi i campi, l’illuminazione interna e quella esterna, hanno la finalità di esaltare la bellezza architettonica del monumento, rispettandone le proporzioni ed i dettagli decorativi, ma ci sono aspetti peculiari in ognuno che vanno attentamente considerati.

Illuminazione esterna: dialogo tra luce e architettura

L’illuminazione esterna di un monumento deve esaltarne la bellezza architettonica, enfatizzando le proporzioni, i dettagli decorativi e valutando attentamente l’interazione con l’ambiente circostante che può assumere un atteggiamento di esclusione o di inclusione dello stesso.

Illuminazione interna: esaltazione dello spazio e della spiritualità

All’interno dei monumenti, l’illuminazione artificiale assume un ruolo ancora più delicato. Deve rispettare l’atmosfera intima o solenne che l’ideatore dell’opera ha voluto conferire con un dimensionamento sapiente delle aperture ed un loro attento posizionamento.
Deve inoltre garantire la corretta percezione spaziale ed una visione ottimale delle opere d’arte.

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Sfide e responsabilità

Illuminare un monumento significa ideare un sistema impiantistico che deve innanzitutto rispettare il suo significato storico. È essenziale il coinvolgimento di esperti in architettura, lighting design e conservazione, garantendo che ogni intervento sia compatibile e reversibile.
L’illuminazione artificiale dei monumenti non è solo un atto tecnico: è un tributo alla loro grandezza, un mezzo tecnologico per renderli vivi e accessibili, un linguaggio capace di emozionare e raccontare.
Un monumento illuminato non è semplicemente visibile, ma diventa protagonista di una narrazione luminosa che svela la sua storia, le sue valenze architettoniche e artistiche, il suo rapporto con l’intorno.

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